17/05/14

Amici di Maria De Filippi: tutta la verità

Emma durante la sua esibizione all'Eurovision 2014

"Di corruzione ce n'è tanta, il talento è raro. Perciò, la corruzione è l'arma della mediocrità che abbonda, e voi ne sentirete ovunque la punta." (Honoré de Balzac, "Papa Goriot")



Tutti gli inganni dietro "Amici di Maria De Filippi": dagli accordi con case discografiche, radio, giornali e TV agli indottrinamenti di Zanforlin


         Emma Marrone e le critiche post-Eurovision. Alla fine l’Eurofestival non si è rivelato per Emma Marrone, cantante salentina scelta in rappresentanza dell’Italia, quell’esperienza positiva che evidentemente si aspettava e che le avevano fatto credere sarebbe stata.
         A voler essere onesti, è stato un vero e proprio flop. La ruffianissima canzone che le era stata cucita addosso appositamente per l’occasione, “La mia città”, non è piaciuta alle altre nazioni partecipanti e le sue esibizioni sono state a dir poco improponibili. Ha urlato, gattonato, mosso il culo, ammiccato alla telecamera, fatto vedere gli shorts sotto l’abito, ma di sentirla cantare neanche l’ombra.

         Non c’è da stupirsi, dunque, se le sono piovute addosso un mare di critiche, anche e soprattutto dalla Madrepatria che, per una volta, sembra aver aperto gli occhi. Ma, con il solito atteggiamento buonista e vittimistico che ha sempre contraddistinto il suo personaggio, Emma ha detto di averne abbastanza di tutti questi attacchi crudeli dovuti al fatto -secondo lei- di essere uscita da un talent [¹]. Emma dimostra così di essere proprio una italiana a tutti gli effetti: sempre a cercare una scusa con cui giustificarsi additando gli altri, anziché cercare umilmente di comprendere e imparare dai propri errori e debolezze.

         La Mamma: Maria De Filippi. Infatti, delle decine di ragazzi venuti fuori dai talent show, la Marrone è l’unica ad essere stata criticata così duramente. Forse perché talento questa ragazza non ne ha, ma prima della gita a Copenhagen nessuno gliel'aveva ancora fatto notare. A tutto ciò bisogna aggiungere che la signora De Filippi e compagnia bella hanno fatto di tutto per sbattercela in faccia ovunque…et voilà, il gioco è fatto. Il prodotto è pronto. 
         Non mi sembra che su Annalisa o Virgilio (ndr: finalisti della decima edizione di “Amici”) sia mai stato detto qualcosa di offensivo sul loro atteggiamento o sulle canzoni. Così come non è stato detto niente su Elhaida Dani, vincitrice della scorsa edizione di "The Voice", o sul giovane Michele Bravi, che ha trionfato nell'ultima di "X-Factor", o ancora su Nathalie, che "X-Factor" l'ha vinto nel 2011. Anzi no. Mi sbaglio. Anche Nathalie dovette farsi carico di polemiche incredibili ma, in quel caso, l'unico errore che la ragazza fece fu quello di rispondere in maniera onesta al giornalista di "Vanity Fair" che la intervistò durante la sua partecipazione al Festival di Sanremo di quell'anno. Non sapeva ancora di aver toccato una vacca sacra della società italiana, proprio Maria De Filippi e i suoi programmi:
 "Quel programma ['Amici'] è lontanissimo da me, detesto le polemiche. Voglio portare avanti la mia verità artistica, non spettacolarizzare la mia persona. Non mi va che l'opera d'arte sia filtrata dalla voglia di piacere a tutti i costi. [...] E' la materializzazione di una brutta TV che ha una ricaduta pesantissima a livello culturale. Lo verifico sui miei allievi di canto (ndr: Nathalie è un'insegnante di canto), quante false aspettative crea 'Amici' [...]. Il problema di 'Amici', comunque, non sono i partecipanti ma la formula, che schiaccia e omologa tutti. I ragazzi, che hanno speranze e, a volte, anche talento, vengono messi in un tritacarne. E questo trattamento lo trovo degradante. La competizione è troppo forte. A X-Factor non è mai stato così. [...]" 
[²]
         Il risultato? Al tempo Nathalie fu attaccata all'unisono da ogni dove e gli spazi in TV dedicati ai partecipanti al Festival per lei si ridussero notevolmente. E ogni qualvolta per puro caso saltava fuori il suo nome, sul volto della Mara Venier di turno spuntava un ghigno velenoso o di sufficienza. Eppure, a distanza di anni, Maria De Filippi sembra non aver dimenticato quell'episodio e qualche mese fa ha dichiarato: "Una certa Nathalie ha detto che sono un cancro. Non capisci mai se si tratta di forzatura giornalistica o di marchetta della casa discografica mascherata da intervista. Ma insomma, porca miseria, se dici certe cose sei proprio messa male [...]" [3]

La cantante Nathalie e, sulla destra, Maria De Filippi

         E' ancora scottata dalla dichiarazione di una "certa" Nathalie, la signora De Filippi. Ma si difende bene. D'altro canto, è una donna intelligente. Ha contribuito a creare un vero e proprio target televisivo in Italia, che a sua volta ha definito buona parte di intere generazioni di giovani.
Ditemi se è poco.

         Nel corso degli anni, si è creata una fascia abbastanza definita di ragazzi partecipanti ad "Amici". Anzitutto, contrariamente ad altri talent come "The Voice" e "X-Factor", sono quasi tutti giovanissimi e, dunque, più malleabili. Di certo non si è mai visto un trentaseienne ad "Amici". D'altronde, a loro dire, si tratta di una scuola e dunque rivolta ai più giovani. Peccato che una vera scuola questi ragazzi non l'abbiamo mai vista.
         Nella loro "casetta" di "Amici" i concorrenti, divisi in due squadre di diverso colore per incrementare rancori concorrenziali e litigi, si esercitano coi loro coach e maestri di canto (o di danza, nel caso dei ballerini, ovviamente).

         La cultura in casetta. Ultimamente è stato introdotto anche lo studio delle nozioni base di teoria musicale. Chiaramente si tratta di una pagliacciata per fingersi più seri. Ai ragazzi vengono fornite delle dispense e loro si limitano, nel caso migliore, a sfogliarle.
         "Cos'è la frequenza?" -chiede l'insegnante Grazia Di Michele a una ragazza biondina di nome Giada. Lei tentenna tra vari "cioè", "non è che lo so spiegare", "comunque" e infine risponde che la frequenza "è il suono". Mm, nuovi varchi di interesse si aprono nella fisica acustica. Nella stessa "interrogazione" la Di Michele le chiede il significato di una frase di Renato Zero, tratta dalla canzone "Il cielo": "ma le ali le ha rubate già/la mia vanità e la presenza di chi è andato già/rubandomi la libertà", e lei che fa? Ripete parola per parola il pezzo della canzone recitandola con intonazione diversa, suscitando anche lo stupore della stessa insegnante.
La nostra Giada Agasucci
         Morale della storia? Giada è, tra i partecipanti al programma quest'anno, quella con la voce migliore: pulita, delicata e molto intonata. Ma come potrebbe mai interpretare i pezzi che canta se non ha idea di cosa dicano? Se non è neanche in grado di fornire il proprio punto di vista su cosa potrebbe essere il cielo nella canzone di Renato Zero? Non sarebbe neanche capace di scrivere una riga di testo e accondiscenderebbe a qualsiasi canzonetta da quattro soldi che qualcun'altro scriverebbe per lei.


         La De Filippi segue e addirittura migliora i dogmi della scuola pubblica italiana: formare ragazzi ignoranti, che immagazzinano mnemonicamente nozioni e non possiedono alcuna capacità critica.
         Giada si candida a pieni voti, dunque, come una dei prossimi pupilli prodotti dalla fabbrica De Filippi e non è un caso che la Universal (stessa casa discografica di Emma) si sia già interessata a lei durante il programma. Ma non possiamo fargliene più di tanto una colpa: le persone ignoranti sono più facili da gestire. Ve la ricordate l'espressione basita della incensatissima Alessandra Amoroso quando le venne chiesto chi o cosa sia David Bowie? Non aveva idea di chi fosse. Non male per una cantante o presunta tale!

         Papà Zanfo. Questo perché il profondo indottrinamento di "Amici" si muove su più livelli; uno di questo è rappresentato dalle parole di Luca Zanforlin, co-autore del programma e presentatore della fascia pomeridiana, che un paio di giorni fa si è prodigato di far recapitare a ciascun ragazzo una copia del suo ultimo libro, "Ke amico 6?". Wow, dal titolo si prefigura già come un best-seller.
         I ragazzi si accingono a leggere alcuni pezzi ad alta voce e, tra un farfugliamento in romanesco e l'altro, riusciamo a capire che si parla dell'essere metaforicamente cane o gatto. Se sei cane sei una persona servizievole che asseconda in tutto e per tutto l'altro, se invece sei gatto stai bene da solo, sei indipendente, ma ami essere corteggiato [4]. I ragazzi si trovano dunque davanti ad un annoso bivio: essere cani o gatti. Indovinate cosa rispondono tutti? Eh sì, che sono dei gatti. Grande rivelazione.
         La nostra Giada è letteralmente in fibrillazione da quella lettura così interessante. Tutta contenta e sorridente rivolge gli occhi verso l'alto cercando le telecamere e con decisione asserisce: "Luca, questo sarà il primo libro che leggerò!". E no, non era affatto ironica.
         Pensate agli adolescenti che seguono la trasmissione e, incuriositi, acquisteranno il libro di Zanforlin. Cresceranno con nella mente queste differenziazioni dualistiche: cane o gatto, squadra bianca o squadra azzurra, Deborah o Giada. Il piano funziona alla perfezione.
Luca Zanforlin, l'intellettuale di Amici


         I vincitori. Ma, in fin dei conti, come viene scelto il vincitore? Prendiamo come riferimento quest'anno: è bastato guardare qualche pomeridiano per capire che la scelta è da cercarsi tra il simpaticissimo Nick e i bravissimi Dear Jack, più un terzo piazzamento a scelta tra le due ragazze con la voce a pulita, la nostra Giada e la siciliana Deborah.
         Il caro Nick è un capellone che ha già partecipato alla scorsa edizione di "Italia's got talent", tra i cui giudici troviamo -rullo di tamburi- Maria De Filippi e l'insegnante di canto Rudy Zerbi! Le vie di Mediaset sono davvero infinite. Per metterlo in vetrina è stata montata a tavolino sin dal principio una rivalità proprio con quest'ultimo; Rudy Zerbi non ha fatto altro che punzecchiarlo pidocchiosamente ogni volta che poteva e così il pubblico ha iniziato ad amare Nick per riflesso e ad avvicinarsi empaticamente a lui. L'insegnante cattivo e l'allievo buono.
Psicologia spicciola, ma a quanto pare funziona.
         Per chi non l'avesse capito, prima ero ironica nell'appellare Nick come "simpaticissimo" e i Dear Jack come "bravissimi". Sta di fatto che nessuno dei due ha talento come cantante, cantautore o pop-star. Ma questo non importa a nessuno, men che meno ai "giornalisti musicali" chiamati a presenziare nel salottino di "Amici".

         Dopo varie scimmie urlatrici, l'anno scorso la squadra di "Amici" ha pensato bene di far vincere Moreno, un finto rapper nel pieno dell'esplosione finto-rap in Italia. Geniale. Quest'anno la novità all'interno del programma sono le band e la vittoria dovrebbe dunque toccare ai Dear Jack, rappresentati dal cantante Alessio, totalmente incapace di reggere una canzone senza stravolgerla (persino "Wonderwall" con lui esce distrutta), ma capacissimo di far volteggiare il suo ciuffo e fare gli occhi languidi davanti alla telecamera. Le ragazzine usciranno pazze.
Ancora una volta scelta vincente.

Il paladino di RTL 102.5, Kekko dei Modà

         Zio Kekko e zia RTL. E volete saperla tutta? Il loro inedito, "Domani è un altro film", è stato scritto da una vecchia conoscenza, ossia Kekko dei Modà. Che a 36 anni suonati si fa ancora chiamare "Kekko". Tornando al discorso, Kekko lascia la sua inconfondibile impronta con un pezzo ad uso e consumo di ragazzine in fase pre-mestruo, e con il solito testo pieno zeppo di futuri semplici. Sarà, verrà, lascerò.
Sbancherà.
         Ah, e ovviamente il brano è già in rotazione su RTL 102.5 e questa è la prima volta nella storia del programma che accade una cosa del genere. Ma si sa, RTL è sempre un passo in avanti su tutti. Oppure sarà che i Modà pubblicano i loro album con l'etichetta "Ultrasuoni", nata per l'appunto dall'incontro di RTL, RDS e Radio Italia. Avete visto che bella combriccola? Chissà che anche i Dear Jack non entrino a far presto parte della famiglia.
         "Amici" è una grande famiglia. Sfrutta ragazzi ignoranti e pieni di belle speranze per usare altri ragazzi ignoranti e di belle speranze. Chapeau.


                        (17/05/14)


[¹]fonte: "Emma Marrone, la rivincita della guerriera", in La repubblica, 2014
[²]fonte: "Nathalie: le vallette sono solo belle", in Vanity Fair, 2011
[3]fonte: "Maria De Filippi, vivo in una scatola e forse non mi fa bene", in Il Fatto Quotidiano, 2013
[4]fonte: Zanforlin, Luca Ke amico 6?, 2014



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