03/03/16

#Playlist Del Mese: Gennaio 2016




"L'uomo è una corda annodata tra l'animale e il super uomo - una corda tesa sopra l'abisso"
 (Friedrich Nietzsche, "Così parlo Zarathustra")


Ben ritrovati con la Playlist del mese di gennaio! Un nuovo anno è iniziato, non proprio sotto i migliori auspici, se pensiamo alla scomparsa di David Bowie, avvenuta la notte del 10 Gennaio.  Forse è per questo che ho impiegato così tanto tempo a scrivere questo post, che oggi vi presenterò in ritardo di ben un mese.


Avevo inserito "Lazarus" nelle #playlistdelmese prima che The White Thin Duke ci lasciasse, per il semplice fatto che mi era piaciuta molto; se infatti "Blackstar" non mi aveva entusiasmato, "Lazarus", più classica, più malinconica, più angosciosa, era entrata immediatamente nei miei ascolti. E nel mio cuore. Quando la mattina dell'11 Gennaio sono venuta a conoscenza della scomparsa di Bowie, in un certo senso mi è crollato il mondo addosso. Ho letto il messaggio di mia madre e neanche per un istante ho pensato che si trattasse di uno dei tanti fake che popolano la selva internettiana. Qualcosa mi diceva che era vero: David Bowie non c'era più. L'ANSA me lo confermò. D'un tratto, mi sembrò tutto chiaro, proprio a partire da "Lazarus", che ora si dipanava nei suoi molteplici significati. Ma di chiaro, in fin dei conti, c'era ben poco.
Da lì iniziai  a rispolverare i dischi, quella discografia un po' incompleta, che mi aveva accompagnato durante l'adolescenza - fino a qualche anno fa a ben vedere, e che avevo poi in qualche modo abbandonato, relegandola a pochi, intimi momenti.
Decisi infine di rendergli omaggio, qui e sul quotidiano "Avanti!", stilando una lista di 10 video più belli ed emozionanti di Bowie, a mio parere. La trovate QUA.

i miei dischi 


Per quanto riguarda gli altri brani di Gennaio, troviamo i Visage con l'iconica "Fade To Grey". Proprio quei Visage, che furono tra gli iniziatori del movimento musicale New Romantic negli anni '80, il quale muoveva i propri passi partendo dall'estetica bowiana. Steve Strange, leader del gruppo, aveva anche partecipato all'innovativo video di "Ashes To Ashes" di Bowie, che aveva fatto la storia dei video quando ancora i video musicali contavano poco o nulla.

E ancora, i nostri amici Placebo, da sempre grandi estimatori e amanti di Bowie. Fu proprio il Duca Bianco a credere in loro ad inizio carriera e infatti Brian Molko gli ha dedicato un emozionante messaggio  su Facebook. "Tu eri il mio idolo" - si legge - "poi sei diventato mio mentore e mio amico". E ancora: "Caro David, meraviglioso uomo e forza della natura, tu sei immortale. Vivi oltre il velo del grande sonno". Ascoltiamo qui i Placebo in una canzone che di bowiano non ha nulla, ma è meravigliosa: "Bosco", versione live unplugged.

Tra gli altri, troviamo Julia Holter, una piacevole scoperta che sto però ancora cercando di inquadrare bene, e Sia, il cui ultimo lavoro, "This Is Acting", mi ha colpito oltre ogni più rosea aspettativa.

Infine vorrei dedicare due parole anche ad un pezzo che ho ascoltato quasi ogni giorno nel mese di gennaio e che probabilmente mi metterò a riascoltare anche adesso: "Instant Crush", nata dalla collaborazione tra i Daft Punk e Julian Casablancas, leader degli Strokes, band che mi è sempre piaciuta molto pur avendo, in verità, ascoltato nettamente di più i "concorrenti" The Libertines e derivati (Babyshambles e i lavori da solista di Pete Doherty). Mi viene difficile spiegare questo brano, il mio suggerimento è di ascoltarlo e basta. Lo trovo fantastico.

Vi è venuta voglia di ascoltare qualcosa? Se sì, non dovete far altro che cliccare direttamente sulla canzone, mentre per dare un'occhiata alle altre playlist è sufficiente cliccare sul tag #playlist del mese. Prestissimo uscirà anche la Playlist di Febbraio!




(03/03/16)




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