18/11/16

PLACEBO Live - Mediolanum Forum Assago (Report)


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Live Mediolanum Forum Assago (MI)
15/11/16



Mediolanum Forum di Assago ore 20 circa. La trepidazione è alle stelle quando sul palco si presenta Brian Molko,
annunciando una notizia cattiva e una buona. Dopo l'incidente accaduto a Aarhus, Danimarca, con il concerto interrotto dopo appena due canzoni per motivazioni non ancora del tutto chiare, è facile pensare subito al peggio. Molko spiega che la band d'apertura, i The Joy Formidable, non riuscirà ad essere presente sul palco ma che a sostituirla sarà un suo amico, Walter Zanca, titolare di Alma Matters, studio olistico milanese. Pertanto la serata inizia a suon di gong e atmosfere spirituali, in un mood suggestivo seppure non conforme all'atmosfera imperante.

Il concerto vero e proprio parte in perfetto orario, dapprima con un omaggio a Leonard Cohen, da poco passato a miglior vita, poi con due video: il primo è una sorta di trailer rappresentativo di questo tour speciale, realizzato per i 20 anni della band, il secondo è un video unrealeased risalente al 1998 di "Every You Every Me", tra i pezzi più amati dei Placebo.
Ed è sulle note dell'iconica "Pure Morning", che non si sentiva dal vivo da una decina d'anni, che Brian Molko e Stefan Olsdal, accompagnati dai polistrumentisti Fiona Brice, Nick Gavrilovic, Matt Lunn, Bill Lloyd, salgono sul palco.

Il pubblico, proveniente da tutta Italia per quest'unica data nel Bel Paese, è in estasi, incredibilmente vivace e reattivo, e anche la band lo percepisce. Molko appare in stato di grazia, tant'è che - oltre a sfruttare al massimo la sua vocalità naïf - dialoga con i presenti come non lo si era mai visto prima. Non è un monologo, ma un vero e proprio scambio di battute perpetuato per tutta la durata del live.

Ben 25 le canzoni proposte: dalle hit più recenti ("Loud Like Love", "Jesus' Son", "Too Many Friends"), passando per i classici moderni della band (la già citata "Pure Morning", "I know", "Protect Me From What I Want", "Lady of The Flowers", "Slave To The Wage"), le immancabili hit in grado di far scatenare persino il pubblico sugli spalti ("Special K", "The Bitter End"). E ancora, la splendida "Without You I'm Nothing", a cui la band affida, con una certa emozione, il ricordo del compianto David Bowie, amico, mentore e sostenitore della band, che registrò questo brano con loro nel 1999, e "Twenty Years", canzone simbolo di questo tour, qui ri-arrangiata con Stefan Olsdal al pianoforte.

Vi è poi qualche piacevole sorpresa, in primis la catartica "Lazarus", b-side di "Meds" , ma anche "Devil In The Details", dall'album Battle For The Sun - in entrambi i casi canzoni che potrebbero essere acclamate come veri e propri inni alla Weltanschauung dei Placebo - e poi "Exit Wounds" dall'ultimo disco in studio.

Molti i pezzi arrangiati in maniera diversa: "Sleeping With Ghosts" guadagna carattere, energia e pathos, "Teenage Angst" viene rallentata, come già successo durante il tour di Meds, e "36 Degrees" è proposta nella versione del 2016, quella presente anche nel doppio CD A Place For Us To Dream, per intenderci, quindi dilatata e saturata da suoni malinconici e corposi.

Verso la fine, dopo una breve esortazione da parte di Olsdal a non rinnegare mai ciò che si è, fa addirittura capolino "Nancy Boy", da lui suonata con un basso arcobaleno  e seguita infine dalle immancabili "Infra-red" e "Running Up That Hill".

La scaletta scelta per festeggiare i 20 anni di Placebo è senza dubbio equilibrata e diplomatica, volta ad accontentare un po' tutti. E, anche se sarebbe stato bello poter ascoltare qualche altro pezzo bistrattato nei concerti, come "This Picture" e "Passive Aggressive", non ci si può proprio lamentare di una tale festa di compleanno, in cui c'è stato tempo per l'entusiasmo e per il rimpianto, per i balli sfrenati, le urla, la commozione, il ricordo, la voglia di godersi il momento e la nostalgia. Il tutto conclusosi con un inaspettato bagno di folla per Molko e Olsdal, che si sono presi tutto il tempo per salutare e ringraziare con affetto il pubblico e dar loro appuntamento a presto.


Un concerto profondamente diverso dai soliti show della band proprio per  via dell'atmosfera entusiastica ed appassionata da parte di tutti, dovuta all'occasione straordinaria che ha reso questo live un melting pot fervido di morbose catarsi, divertimento, indagini emozionali e suoni, con ogni probabilità in grado di far cambiare idea anche ai detrattori della band, avvezzi a qualche sparuto singolo.

Per due ore, insomma, il Mediolanum Forum si è davvero trasformato in un luogo intimo in cui sognare. Un luogo a cui apparteniamo, da vent'anni.



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