23/05/17

LANDLORD - Be a Side



"[...]Sentivo una gran gioia, una gran pena; una dolcezza ed un'angoscia muta.[...]" (Giovanni Pascoli, "Sogno")


(2017, INRI/dream-pop, elctro-pop, indie)


Ho pubblicato l'articolo "Landlord - Be a Side" su Ondarock a questo link: click


Era la primavera scorsa quando i Landlord, band riminese, debuttarono con l'Ep "Aside", anticipato dal singolo "Get By". Aside, ossia "in disparte".
Qualche mese più tardi l'uscita dell'Ep gemello "Beside", "accanto". I due Ep sono ora racchiusi nel vinile "Be a Side", recentemente dato alle stampe. E un altro gioco di parole ancora. 

Sii una parte. 


Tra turbinii dreamy, ammiccamenti indie-chamber folk e interessanti incursioni electro/ambient, Francesca, Luca, Gianluca e Lorenzo stanno percorrendo una strada ben definita, senza sbavature, e in un certo qual modo inedita nel mainstream italiano, generalmente chiuso entro i propri limiti. Non c'è, nelle canzoni dei Landlord, un elemento preminente: la voce eterea di Francesca Pianini si armonizza perfettamente alla seconda voce maschile, in una soluzione già sperimentata dagli Of Monsters And Men; i Landlord hanno infatti studiato da tanti diversi canovacci e respirato la stessa aria creativa di altri artisti, a partire dai London Grammar finendo con l'indietronica degli XX e fors'anche Lana Del Rey e Radiohead, ma sono riusciti a dare un'impronta personalissima alla propria creatura artistica.





Talora la forma canzone risulta più definita, cosa che accade in quasi tutti i pezzi di "Aside", talora sono pulsazioni ambient e classicheggianti ("Ghost", "Bubbles") o, ancora, samples e atmosfere minimaliste di matrice elettronica ("Farewell", "Is That Worth It?") a farla da padrone. Non v'è frenesia, il tempo sembra fermarsi ad accogliere un miraggio dolce, che è canto ipnagogico, elegante ricerca musicale. Tutto è delicatamente avviluppato in un velo di malinconia rarefatta, che può trasfigurarsi in tristezza lieve o sublimarsi ("Hidden", "Hope and Flaws") o ancora accogliere un seducente estetismo oscuro ("Venice").

 Le concessioni al pubblico meno esigente si hanno solo nei due singoli "Get By" e "New Year's Eve", mentre la languida cover quasi lo-fi di "West Coast" di Lana Del Rey ci rammenta della partecipazione della band a X-Factor nel 2015, il che fa sorridere, giacché il loro dandy pop è quanto di più lontano dal pop strepitante da talent.



 (23/05/2017)





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